INTEGRAZIONE POSTURALE E BODY WORK
L’uso simultaneo del massaggio, della respirazione e della guida per affidarsi al flusso delle emozioni e dei sentimenti, dà a questa tecnica un potenziale enorme per dirigere il lavoro sul sè profondo e superficiale, bilanciare il livello di energia e integrare le trasformazioni passo per passo.
L’ideatore
Jack Painter, attingendo alla sapienza profonda della medicina orientale, al movimento energetico emozionale di Wilhelm Reich, alla concretezza strutturale di Ida Rolf e all’efficacia del dialogo della psicologia Gestalt di Fritz Perls, ha creato questo metodo di lavoro corporeo. Il principio di base è che il corpo e la mente sono la stessa cosa, una integrazione tra movimento, pensiero ed emozioni.
Il potere del lavoro Body Mind consiste nel cavalcare consapevolmente l’onda energetica che naturalmente tende all’integrazione di ‘sistemi’ differenti conosciuti e conoscibili come ‘corpo’, ‘psiche’ e ‘spirito’ nella dimensione temporale del qui e ora.
La coscienza rispettosa della naturale e ciclica passione creativa delle ‘forze’ che agiscono e ci costituiscono dà all’operatore di questa tecnica la capacità di sostenere la riorganizzazione e l’integrazione dei processi energetici profondi nella relazione con gli altri e con il sociale.
INTEGRAZIONE POSTURALE e ENERGETICA
Con questa tecnica si interviene direttamente sulla struttura del corpo mente (“corazza e nucleo psicosomatico”). Nell’attraversamento di fasi o momenti particolarmente stressanti la tendenza della “corazza” è irrigidire la propria organizzazione, caratterizzando in modo “speciale” le naturali funzioni energetiche del corpo mente. Gli effetti più comuni sono le tensioni che bloccano e deviano la vitalità energetica che viene dal nostro interno (nucleo) rendendo complicato il ritorno ad una condizione energetica meno stressata, in particolare provocando indurimento dei tessuti, cellulite, rigidità, mal di schiena, ecc. La “corazza” non è altro che l’articolato sistema di tensioni e contro tensioni muscolo-tendinei (miofascia) che costituisce e da forma alla struttura del corpo e alla nostra posizione nello spazio (postura).
L’originalità
di questo lavoro consiste nel considerare che i diversi aspetti del “corpo mente” come stato d’animo, tensione, pensiero, ecc., sono concretamente parte di una unità e che nel corpo mente l’assetto posturale è in relazione con la condizione di benessere o malessere psicofisico.
L’efficacia
deriva dalla possibilità che gli aspetti del corpo mente possono essere trattati insieme con manovre e massaggi (posturali) e attraverso una presa di coscienza progressiva (integrazione). I risultati sono:
1) un allentamento di tutta la fascia muscolare contratta, un progressivo riallineamento dei segmenti corporei.
2) una condizione dove la nostra energia psicofisica può fluire più spontaneamente favorendo la nostra espressione.
Le motivazioni
L’utilizzo di questa tecnica può sorgere dal desiderio di vivere la propria corporeità più serenamente, cercando di utilizzare al meglio le nostre risorse psicofisiche. Generalmente, nella gestione della nostro benessere psicofisico puntiamo ad una tecnica che esalta la fisicità o focalizziamo l’attenzione su processi mentali e psicologici, oppure scegliamo un mix. Queste modalità a volte soddisfano le nostre necessità, ma altre volte tendono a rafforzare i confini che ci separano dalle nostre parti fisiche, psicologiche e spirituali; ciò può essere funzionale al rafforzamento della nostra “corazza”, ma non al fluire libero della nostra energia.
La filosofia profonda del lavoro
Con l’integrazione posturale ci viene permesso di cogliere, praticamente e realmente, la connessione tra struttura del corpo e la sua storia “sedimentata” (tensione), trasformabile qui e ora, con una operazione progressiva di scioglimento (condizione per uscire consapevolmente dal passato). Ciò potrà sorprenderci clamorosamente.
Questa visione non riduttiva al corpo meccanico favorisce la scelta della strategia di lavoro più opportuna per ciascuno. Così possiamo partire dalla struttura rigida e contratta, oppure iniziare da una condizione di disagio o frustrazione e man man creare connessioni fra i due aspetti attraverso l’espressione e il movimento.
La seduta
Sarà la caratterizzazione della fascia muscolare, la respirazione (unicamente in una logica di non separazione del corpo mente) a suggerire all’operatore come e dove intervenire, dosando e dirigendo la sua forza. Massaggiando e utilizzando il respiro, viene facilitata l’emersione di energie contrapposte trattenute nella fascia e favorita la canalizzazione della loro espressione. La prospettiva è una esperienza di interazione tra operatore e cliente dove le manovre, anche fisiche, sono sostenute dal desiderio di dare al corpo il tempo necessario e la direzione espressiva più efficace per trasformazioni anche profonde, in concomitanza con una modificazione della postura.